24 gennaio 2014

Recensione "Witch Hunt" di S.M.Reine

Recensione "Witch Hunt" di S.M.Reine

Cover:
Trama:
There are scratches on Cèsar Hawke’s arms, a discharged Glock on his coffee table, and a dead woman in his bathtub. Yeah, maybe he brought the waitress home for some fun—he was too drunk to remember it—but he knows for a fact that he didn’t kill her. He’s an agent with the Office of Preternatural Affairs. He doesn’t hurt people. He saves them.
The cops disagree. Now Cèsar is running.
Isobel Stonecrow speaks with the dead. She brings closure to the bereaved and heals broken hearts. But when she talks to the wrong spirit, the OPA puts a bounty on her head.
Tracking down Isobel is the last case assigned to Cèsar before he bolts. If he finds her, he can prove that he didn’t kill that waitress. He can clear his name, get his job back, and bring justice to all those wronged families. 
She’s just one witch. He’s bagged a dozen witches before.

How hard can one more be?
Recensione:
Oddio. Non era male, giuro non era affatto male. Solo che. . . Non era neanche così bello. Voglio dire, un libro di media piacevolezza. Avrei potuto anche non leggerlo e non avrei sofferto. Indifferente, insomma. Volete sapere perché? Manca il romance, e io sono troppo una romantico-dipendente per apprezzarlo comunque. E poi, odio non riuscire a ritrovarmi all'interno di una storia, così come odio le storie dove i colpi di scena sono talmente tanti che si sovrappongono l'uno all'altro creando un brodo primordiale di avvenimenti.
Ecco, all'inizio mi è piaciuto, e se fosse continuato su quelle linee, avrei potuto dargli quattro asterischi. Però, verso il finale, Reine ha commesso l'imperdonabile errore di farmi un minestrone enorme, che la mia positività non può attraversare indenne nemmeno munita di corazzata o sottomarino.
Cèsar  mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto. E' simpaticissimo e un po' imbranato, mi ricorda il protagonista di "Tangled".
Non so, all'inizio sembra così indipendente/che se la sa cavare da solo. . . E poi finisce a mendicare aiuto a destra e a manca : (
Isobel non la potevo vedere, proprio non l'ho sopportata. Invece avrei preferito che si approfondisse di più l'argomento Helltown-specialmente volevo saperne di più su Ann (Cèsar se la cava più o meno dicendo "Ah bè se è qui deve essere speciale abbandoniamola pure a dissanguarsi per terra con uno scettro aspira-sangue magico, oh, e naturalmente il pavimento su cui si trova è quello del Tempio della Morte", il che è veramente sconcertante!)
E Suzy!! Suzy forever!! Sei l'unica che ci ha capito qualcosa e non ne hai sbagliato una!!! Brava!
Voto:
*** tre asterischi-ma potevano essere di più
Autrice:
Petronilla


Recensione "Claudette in the Shadows" di M.J.Hearle

Recensione "Claudette in the Shadows" di M.J.Hearle

Cover:
        
Trama:
Claudette Duchamp was born running.
Running from a man she has never met, named Victor Bonnaire. And the men who serve him, the Devil's Bane. She does not know why she runs. Only that she must.
Her family has a secret. One her parents refuse to tell Claudette or her twin brother, Blake. It has something to do with why Victor pursues them. And something to do with her dreams ...
For Claudette has begun to feel a strange stirring in her heart. A wildness that is both thrilling and frightening. Soon, she will uncover the truth of her family's haunted legacy. She will discover the world that lies on the other side of midnight. She will take her place in the shadows and embrace the darkness within.
Claudette in the Shadows is a prequel to the critically acclaimed paranormal novels Winter's Shadow and Winter's Light.
Recensione:
Oh guys. Mi sto rincoglionendo?
Non ci ho capito niente!
Va bene che è un prequel, ma qualcosa si potrebbe anche spiegare, no? Anzi, se devo essere sincera, la spiegazione c'è, solo che è lunga una riga e mezzo circa del tipo ehilà ciao sei una specie di ibrido fra un ombra aliena e un essere umano tuo padre è il capostipite della tua specie sei immortale ma puoi essere uccisa e puoi spostarti nello spazio a tuo piacimento quelli sono i cattivi bene ciao.
A me è venuto tre righe, l'ho persino allungato.
Claudette. . . Beh, non si può dire che non mi sia piaciuta. Ha i suoi momenti di lucidità e ficaggine, ecco. Però. . . E' troppo immatura, fa troppe cazzate "adolescenziali" fra virgolette perché sono cose che ben pochi adolescenti sono così stupidi da fare, ha un rapporto troppo strano con i genitori ed è troppo fredda, priva di emozioni utili. Non trasmette quasi niente, è come se non esistesse.
Il che è grave, visto che è la protagonista.
E poi, la lunghezza. E' corto, ma in certi momenti sembrava non finire mai: la narrazione va a balzi, lento/veloce/rapidissimo/lumaca in corsa/velociraptor/ibrido di bradipo e tartaruga/non ne posso più.
Non si può dire che io sia ansiosa di leggere gli altri due romanzi della saga, né che sia ansiosa di consigliarvelo.
Voto:
** 2 asterischi. Meh.
Autrice:
Nilla Delusa

22 gennaio 2014

Recensione "We will destroy your planet-An Alien's Guide to Conquering the Earth" di David McIntee

Recensione "We will destroy your planet-An Alien's Guide to Conquering the Earth" di David McIntee

Cover:

 
Trama:
Enjoy this pseudo-nonfiction, 'how-to' military handbook for aliens intending to conquer the Earth. Science fiction elements are satirized and then connected to real-world science, history, and military technique to show how it should be done.

It goes without saying that any military campaign must be planned in ways depending upon some basic factors: The logistics of where your enemy is in relation to your own forces, environmental factors, and, most importantly, 'why' you're fighting this campaign. This book intends to take these basic factors, and apply them to the purpose of conquering the planet known to the natives as Earth.

There are, of course, many possible reasons for launching a military campaign against such a planet. The form of your campaign, and the formation of its strategic and tactical policies will very much depend on your reason. Obviously the campaign to destroy all sentient life on a planetary surface will be very different in character to a campaign to, say, bring the local population into the fold of your empire or federation - and, frankly, a lot simpler.

Once the reason for conquest, or destruction, has been determined, the book will take a step-by-step approach to the best way to annihilate humanities resistance and bring them to their knees.
Recensione:
Puah!
Non leggetelo. Sappiate che lo sto recensendo per il vostro bene, perché non voglio che abbiate a soffrirne come me.
Allora, sulla trama c'è scritto (e l'ho anche evidenziato in giallo canarino) SATIRIZED, cioè satirizzati.
Sul libro, questo particolare manca. Gli elementi scientifici sono tutto fuorché satirizzati: mi sono trovata praticamente a rileggere il mio testo di astronomia di seconda liceo!!
E' orribile prendere un libro, farti delle aspettative e vederle distrutte così miseramente per colpa di una trama misguided. Uffa.
Non leggetelo. Non è affatto quello che dice di essere. Se invece siete in seconda liceo e avete bisogno di ripetizioni di scienze, leggetelo, ve lo consiglio.
Voto:
*1 asterisco. Pietoso. Solo perché mi piace l'astronomia.
Autrice:
Very disappointed Nilla

Recensione "La Divina Commedia-Inferno" di Dante Alighieri

Recensione "La Divina Commedia-Inferno" di Dante Alighieri

Cover:
Trama:
Iniziato con ogni probabilità nel 1306-07, l'Inferno è la prima delle tre cantiche che compongono la Commedia dantesca. In questi trentaquattro canti il poeta racconta l'inizio del suo viaggio ultraterreno, a partire dallo smarrimento nella "selva oscura", dove incontra il poeta latino Virgilio che sarà sua guida, giù giù per i diversi gironi, fino all'orrenda visione di Lucifero e quindi alla faticosa risalita "a riveder le stelle". Un itinerario nell'animo umano lungo il quale Dante incontra decine di indimenticabili personaggi, alle cui tristi vicende egli sa guardare con fermo giudizio ma anche con una suprema pietas che è forse il maggior segno del suo profondo atteggiamento di estrema modernità
Recensione:
Hey guys!
Non ci posso credere, sapete? Sto per recensire la Divina Commedia! Un libro che è stato scritto praticamente 45 volte la mia vita fa e che è considerato uno dei più grandi della letteratura italiana!!
Ne avete già sentito parlare tutti, e hanno addirittura scritto libri sopra questo libro, Santo Cielo!
Mi sento inutile, microscopica e anche un po' idiota perché di sicuro l'Universo non stava in trepidante attesa della mia superflua recensione.


Che comunque c'è, perché più che una recensione è un consiglio che voglio dare agli studenti, diciamo da giovane a giovane,dove con giovani si intendono quelli che i vecchietti maledicono sui pullman (mai provato? Al  mattino c'è sempre un'orda di vecchietti che si lagna perché fa caldo, freddo, il pullman è pieno da scoppiare di studenti e naturalmente è "colpa loro, quei bastardi devono andare per forza a scuola a quell'ora in cui aprono i mercati..."Come se gli studenti non preferirebbero anche loro andare più tardi a scuola!)
Allora ragazzi, tralasciando le mie esperienze pullmistiche quello che voglio dirvi è:non sottovalutate questo libro.
Si lo so, state alzando il sopracciglio con aria stranita perché, andiamo, chi sottovaluta la Divina Commedia?
Tutti. Ve lo assicuro. Siccome viene tuttoggi studiata ed è l'incubo delle interrogazioni di moltissimi liceali, è considerato un libro "colto/noioso/che solo quella reliquia della prof di italiano leggerebbe/lei e la secchiona nerd del primo banco".
Ok, forse sono quella secchiona nerd, ma sappiate che è bello. Studiandolo non ce ne si accorge, ti sembra solo un modo come un altro per prendere un brutto voto, ma se lo leggeste, dico come leggereste un giornalino di Garfield, senza guardare le note a fondo pagina e le spiegazioni a inizio capitolo, vi piacerebbe.
Io l'ho fatto, perché volevo leggerlo come quelli che lo fecero quando era stato appena pubblicato e Dante era ancora vivo. Volevo vederlo dal punto di vista di un italiana che si trova davanti un libro scritto -stranamente- in volgare, e lo apprezza, spreading word of it so that all Italy gets to know that it exist and diventa uno dei libri più importanti della nostra letteratura.
E' stato interessante, questo viaggio all'indietro con salti fra Omero, Virgilio e altri antichi poeti, cronaca dell'epoca e pettegolezzi-oh, naturalmente, tutti all'Inferno...

Voto:
**** 4 asterischi. Se dopo tutta stà predica non vi fidate, fate un po' voi.
Autrice:
Nilla

Recensione "Captured by the Pirate Laird-Highland force #1" di Amy Jarecki


Recensione "Captured by the Pirate Laird- Highland force #1" di Amy Jarecki

Cover:

Se devo essere onesta sono stufa di cover di uomini a torso nudo di cui non si vede neanche la faccia. Voi no?
Trama:
Wed by proxy to a baron old enough to be her grandfather, Lady Anne trudges up the gangway of a galleon that will deliver her into the arms of a tyrant. Crestfallen, she believes her disastrous life cannot get worse—until she awakes to the blasts of cannon fire.

Facing certain death, Anne trembles in her stateroom while swords clash and the chilling screams of battle rage on the deck above. When a rugged Highlander kicks in her door, she prays for a swift end.

But Laird Calum MacLeod has a reason for plundering the ship—and it’s not a stunning English lass. With no other choice, he takes Anne to his crumbling keep on the isle of Raasay and sends a letter of ransom to her husband. In time, Anne grows to understand MacLeod’s plight and finds it increasingly difficult to resist Calum’s unsettling charm—until the baron sends a reply agreeing to terms.

Ripped from passion that will be forever seared into their souls, will Anne and Calum risk everything for love?
Recensione:



Wow. Non me lo aspettavo. E' stato proprio sorprendente.

In genere non sono molto per questo tipo di romance (voglio dire, sugli Highlander ci hanno fatto film romanzi canzoni ma di solito non li leggo ascolto guardo ecc), eppure mi sentivo in vena di cambiamento e volevo disperatamente leggere qualcosa di romantico ma anche con un pò d'azione (questo ultimo periodo è stato abbastanza deprimente per me :( )

Così, lo ordinato su Netgalley e ho quasi fatto i salti di gioia quando me l'hanno mandato.

Quasi, appunto, perchè mi aspettavo che fosse una delusione, una cacatina sentimentale qualsiasi in cui a pagina tre i protagonisti sono già bell'e che accasati e pronti a passare felicemente insieme il resto del romanzo.

Qui no, a pagina tre a malapena stai capendo quello che succede, ma a pagina quattro cominci ad afferrare il senso del tutto e a pagina otto sai già per chi fare il tifo.

Lady Anne, per esempio. Mi è piaciuta in maniera spoporzionata. Certo, ne fa anche lei di cazzate, ma si è anche dimostrata molto coraggiosa e aiuta Calum più di una volta.

Calum, invece, è un ammmore! Con la mmmmmmm.

E' bello anche come l'autrice costruisce i personaggi secondari, mi sono affezionata a John, Mara, Bran e fra Pat in un modo assurdo tanto che alla fine del libro non me ne fregava quasi niente del lieto fine di Calum e Anne, volevo solo sapere di più su di loro!

Meraviglioso. Non vedo l'ora di leggere il seguito!
Voto:



***** 5 ASTERISCHI! Assolutamente un Best Book Ever
Autrice:
Nilla

15 gennaio 2014

Riassunto di Metà Mese Challengico

Riassunto di Metà Mese Challengico

Okay,questo me lo sono inventato, lo ammetto. E' che è un po' prestino e non avevo ancora voglia di mettermi a scrivere la recensione del conosciutissimo "Inferno" di Dante Alighieri, che ho letto in questi giorni. Poi mi sono ricordata che ho letto un libro così "vecchio" per via della Reading Outside the Box Challenge. E ho deciso che, visto che sto iniziando a perdere il conto dei libri letti per quelle tre Challenge in croce a cui partecipo, era necessario aiutare il mio svampitissimo cervello a riorganizzarsi e ricordarsi un'attimo a che punto è.
Allora. So far, this is what I've done.
 

Reading Outside the Box Challenge:

  • Classics are the new black: "La Divina Commedia-Inferno" di Dante Alighieri (ecco, l'avete fatto di nuovo! Smettetela di storcere il naso, non è mica così male!)
  • It's a serial thing: "Gli invincibili-La battaglia della vendetta"- Andrea Frediani (uno storico spettacolare, anche se il primo era più carino)
  • Lost in translation: "Io amo un vampiro" di Abigail Gibbs. E devo osservare che qui qualcuno si è davvero perso nel tradurlo, visto che risulta il secondo in italiano ma metà primo/boh non si sa cosa in inglese. Scherzo. Quello l'ho letto a Dicembre e manco me lo ricordavo. Allora, "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar
  • By the numbers: "Millennio di fuoco-Seija" di Cecilia Randall. Inutile dirlo, con questo libro si fanno quaranta Challenges in una!
  • It's about time!:Nuovamente "Memorie di Adriano". Purtroppo io e gli storici (o pseudotali, come ho poi scoperto in questo caso) abbiamo un rapporto altalenante di odio-amore, e capita che io ne compri uno nei miei periodi di crazy love e lo dimentichi in libreria seppellendolo sotto milioni di altri nei miei hate moments.
  • Make-believe:Per questa categoria della Challenge eravamo lasciati liberi di scegliere un libro appartenente alla nostra "personalissima categoria". Ebbene, la mia categoria è "Shatter me series" di Tahereh Mafi, e il libro "Fracture me". Scrive troppo bene per non fare della sua serie un genere a parte
  • Coraggio! Per ora sono nella categoria "It's not so bad out of there!" che prevede che io abbia letto dai 5 ai 7 libri Outside The Box. Aspiro ad aumentare di almeno due categorie.

2014 Reading Challenge "The Secret Door"

  • "Millennio di fuoco-Seija"-Cecilia Randall (ve l'avevo detto che rientrava in tutte no?)
  • "Wrecked" di Priscilla West
  • "Gli invincibili" di Andrea Frediani
  • "Gli invincibili-La battaglia della vendetta" di vedi sopra
  • "Fracture me-Shatter me series"
  • "Zerocalcare- Dodici"
  • "Zerocalcare-Un polpo alla gola"
Per quanto riguarda la Monthly Keywords Reading Challenge, non aggiorno qui perché i commenti li lascio regolarmente sul blog di Serena.
Per oggi basta non scrivo più, devo andare!
Ciao a tutti!
 
Autrice:
Nilla
 


14 gennaio 2014

10 Domande

Hello! Non avete idea da quanto tempo devo pubblicare questo post. Dal 12 dicembre! Sono una cosa imbarazzante.
L'ho trovato appunto il 12 dicembre su "La tana di una booklover" (grazie Annie!), e volevo farlo, ma ovviamente infiniti problemi sono intercorsi e... bè, che dire, era destino che ci mettessi un mese. Yay for me.
Vabbè.
Iniziamolo, allora!
  1. Ebooks o libri cartacei? Io ho sempre amato la sensazione della carta sotto le dita, solo che sono una lettrice molto veloce e in una giornata riesco anche a finire due libri di media lunghezza, quindi sono "costretta" per ragioni economiche a ricorrere ai meno expensive ebooks.
  2. Prestare o comprare?Comprare, definitivamente. Sono piuttosto possessiva con i miei libri, non sopporto di prestarli, ed è un problema anche riceverli in prestito perché mi ci affeziono (si lo so che non sono molto a posto con la testa).Questo mi ha sempre impedito di frequentare la biblioteca come vorrei.
  3. Libreria o acquisti online?Un po' entrambi. Vado in libreria due volte la settimana, ma siccome vivo in c**o ai lupi e la libreria oltre a essere microbica si rifornisce  a  morte di Papa (quando Benedetto XVI ha abdicato ha fatto un'eccezione alla regola) mi tocca affidarmi a Internet per le uscite che non trovo. E poi, dipende sempre da quanto posso permettermi di spendere in quel momento (sigh purtroppo la crisi becca tutti)
  4. Libri lunghi o brevi?Entrambi, non è che faccia sta gran differenza. Certo, quelli brevi li finisco in un battito di ciglia e perciò li preferisco in ebook format (moneymoneymoney...must be funny...in a richman's world), mentre i cartacei cerco di comprarli lunghi per prolungare il piacere di leggermeli. E' anche vero che tendo a essere scoraggiata dai "mattoni", quei tomazzi di quattrocento chili che puoi leggere solo a letto perché a tenerli sollevati ti cascano le braccia e ti viene un'ernia al midollo, e quindi li compro anch'essi in ebook, così posso leggerli senza avere l'acido lattico fino al cervello e non mi spavento alla vista di tutte quelle pagine.
  5. Libri romantici o thriller?Niente da fare, sono una romanticona. I thriller anche mi piacciono, ma le love stories...Ahhh, l'amour...
  6. Dove e come ti piace leggere?Ovunque non ci sia qualcuno che mi avvoltoia sulle spalle. Vi spiego cosa intendo con avvoltoiare: è quello che fa la gente quando leggi in pullman o in tram, buttando l'occhio oltre la tua spalla per sbirciare i tuoi sms o il tuo libro con aria rapace (da condor delle Ande, per essere precisi). A me fa venire un'ansia assurda (non so perché) e mi rovina la lettura. Davvero, l'avvoltoiaggio dovrebbe essere penalmente perseguibile!
  7. Compri libri a scatola chiusa o leggi recensioni e ascolti consigli?Recensioni a gogo, assolutamente. Non sono un amante delle sorprese, e odio sapere che ho preso un libro abbandonandone un altro in libreria senza nessun motivo, soprattutto se quello che ho preso si rivela orribile.
  8. Storia singola o trilogie/saghe?Direi che non fa differenza, mi piacciono entrambi. Solo che...Certe volte, quando vado in libreria e vado una saga arrivata già al nono/decimo libro, aumentano le probabilità che io la cominci. Il mio ragionamento è questo: per arrivare fino al nono libro e avere ancora dei lettori, non deve essere brutta, anzi, deve avere un successo spaventoso. E ho l'urgenza di provare a leggerla. Questo fa sì che alla fine io legga molte più saghe che autoconclusivi, ma non è per ragioni di "pregiudizio" o altro.
  9. Quale libro terresti se dovessi buttare via tutti gli altri?Posso barare e scegliere una saga? "Scheggie di me" di Tahereh Mafi e tutti i sequels.
  10. Un libro che leggi o leggeresti di continuo. "La corsa delle onde" di Maggie Stiefvater: sarà la trentesima volta che lo leggo!!
 
Carino come tag, vero? E voi? Fatemi sapere le vostre risposte (se lo copiate sul vostro blog lasciatemi il link così gli do un'occhiata anch'io!) :)
 
Autrice:
Nilla Ritardataria

Recensione di "Knowing Jack"-Rachel Curtis

Recensione "Knowing Jack"-Rachel Curtis

Cover:
L'ho preso per la cover. E' bellissima, non trovate?
Trama:
I am not a slut, although I’ve been called one often enough. Yeah, I spent three months screwing one of my college professors, but I was crazy about the guy. Then he broke up with me.

I am not a bitch, although people like to say I am. I kept our relationship secret. I’m not responsible for telling the university administrators about it, but a lot of students still blame me for getting their favorite professor fired.

I am not a drama queen, although everyone thinks I am now. When I got a few nasty messages, I just deleted them. When I got the threat, I assumed it was someone being stupid. I still think that’s all it was. My parents worry, though, so they hired me a bodyguard. Now Jack follows me around, intimidating everyone who approaches me and looking obnoxiously hot.

This is what I am. I’m Chloe. I’m a twenty-year-old art history major. Kind of shy, although I pretend not to be. Stubborn enough to stay here for my senior year, even though everyone hates me.

And I’m stuck with Jack.

He calls me “Princess,” but I’m not a princess either.
Recensione:
Un piccolo appunto. Se andate su Goodreads, nel profilo dell'autrice c'è scritto che "she likes to write stories that feel real".
I tell you she likes it but she doesn't actually DO it.
The story wasn't this realistic. Punto.
E prima di cominciare a recensirvela, lasciatemi spiegare perché oggi sono così shitty e dove è finita la mia sparkling personality che you all love to see. E vi spiego anche perché il mio interruttore italo-inglese switches more frequently del solito. A discapito della grammatica.
Oggi è la fatidica giornata degli esami allergologici. Ragion per cui sono stata all'ospedale e ora ho tutte le braccia rosse e gonfie e che mi fanno male e prudono e sono rivoltanti quando sono uscita dall'ambulatorio la gente si spostava per farmi passare manco avessi la lebbra. In più, odio dottori ospedali e qualsiasi cosa che abbia a che fare con l'anatomia e con degli aghi.
E come se non bastasse, mi sento male da un po' di giorni. Un mal di schiena che mi sembra di avere una lamiera fra due vertebre. Orribile.
Quindi sono di un umore altamente instabile e facilmente infiammabile.
Per cui vi dico già di non stupirvi se muovo molte critiche.
Tanto per cominciare, Chloe. Devo dirvi che il pezzo migliore di tutto il libro scritto dal suo POV è esattamente quello lì sopra, nella trama. Per tutto il resto del libro Chloe è una ragazzetta senza spina dorsale con una tendenza all'autodistruzione organizzata.
C'è anche da dire che è abbastanza timida, e non vorrei essere io al suo posto. Quindi certi suoi comportamenti possono essere compresi/ spiegati, solo non da me on this painful day of blood and sorrow and prelievo del sangue.
Jack...beh non si capisce che cazzo c'ha da lamentarsi per tutto il racconto. Non sono sicura che sia una cosa negativa, certo fa parecchia suspance, ma...vi ho già menzionato il mio umore?
E poi, basta. Ci sono praticamente solo loro nel racconto. Capisco che è una storia d'amore, e nessuno si innamora con un qualcuno a mò di avvoltoio dietro la schiena (chiedetelo pure a Chloe...), ma mi sarebbe piaciuto poter avere la riprova che in quella città esistono più persone oltre a lei e Jack, e non come semplici comparse. Che so, magari poteva descrivere i genitori di Chloe, o quelli di Jack, invece di ridurli a semplici voices al cellulare.
L'ambiente...ecco, manca anche quella descrizione, ora che ci penso. Non ho la benché minima idea di come siano fatti i luoghi in cui tutto si svolge. Proprio nessuna, nemmeno il colore delle pareti.
E' come se lei e Jack fossero caduti dal cielo in un buco nero pieno di assolutamente nulla. Tanto valeva fare una storia in cui i protagonisti sono rinchiusi in una scatola di due metri per due, scusa!
E poi, tutta stà storia del bodyguard non è molto naturale, se era per i miei genitori cambiavo scuola e basta.
Comunque, non è male, ho letto di peggio (*Maggie prende il controllo della tastiera: <<Nilla vuole dire che è una lettura piacevole e vi augura buona giornata, ignorate i suoi sbalzi d'umore! E' solo un po' stronza oggi, scesa dal letto col piede sbagliato!*).
Ciao e vi auguro una giornata più figa della mia. Con libri più fighi, anche.
Voto:
*** 3 asterischi. Mpph.
Autrice:
Nilla Acida

13 gennaio 2014

Chi ben comincia #5 "Rune"-Caland Magdalena

Chi ben comincia #5 "Rune"-Caland Magdalena

Vi ricordate come funziona questa rubrica? Siamo alla quinta edizione, quindi è tempo di riassumere il perché e il percome in modo da non farvi perdere.
Allora. Io l'ho trovata per la prima volta su Reading is Believing, ma in verità la sua ideatrice è Alessia de "Il profumo dei libri". Consiste nel pubblicare ogni volta l'incipit di un romanzo, in modo che il lettore possa cominciare a leggerlo e magari se è interessato comprare quel libro. E' un pò come lo sfogliare che permettono di fare in libreria, per vedere se ci piace un romanzo.
Passiamo dunque al libro di oggi:
Cover:

Trama:
Incipit:
Secondo gli storici, i primissimi abitanti dell’Europa Settentrionale proverrebbero dagli altipiani dell’Iran. Questo spiegherebbe l’influenza palesemente massiccia esercitata dalle condizioni climatiche e dalla struttura dei territori dove si sono insediati in seguito alla trasmigrazione etnica sulle loro convinzioni religiose e sul mutamento del loro stile di vita.

Il paesaggio suggestivo quanto selvaggio che caratterizzava l’Europa Settentrionale, il sole di mezzanotte, la magica eppure algida aurora boreale e l’oceano con i flutti che s’infrangono impetuosi sulle alte scogliere e sui ghiacciai del Circolo Polare Artico devono essersi impressi nell’animo di quella gente, esattamente come i germogli che sbocciano in modo repentino e misterioso nel corso di una brevissima estate, il sole che non tramonta mai, il mare azzurro e i geyser. Non c’è da stupirsi se gli islandesi conservano vividi ricordi legati alle credenze dei primi abitanti dell’isola. Basta percorrere con lo sguardo il paesaggio umido e freddo per immedesimarsi nella visione degli antichi abitanti, convinti che il mondo fosse stato plasmato da una miscela unica e irripetibile di fuoco e ghiaccio.

La mitologia nordica è accattivante e al tempo stesso tragica. Il filo conduttore va ricercato nell’imperituro ciclo in cui l’estate breve e ritemprante cede il passo all’inverno interminabile punteggiato da un clima rigidissimo, da tormente di neve, dalla grandine e dal ghiaccio. Sicuramente nessuno si meraviglia del fatto che le sue divinità mitologiche evocassero asperità e una spiccata crudeltà. Le tradizioni legate a queste figure non sono affatto idilliache e incantevoli come quelle degli abitanti dell’assolato meridione, dove i rami degli alberi sono ricolmi di frutti maturi e la gente può lasciarsi accarezzare dai raggi del sole in qualunque momento.

Si evince che i nostri antenati giudicavano il freddo e il ghiacciò alla stregua di spiriti maligni, da cui ci si doveva proteggere il più possibile, giacché durante la caccia o la pesca gli uomini erano esposti a numerosi pericoli e alle insidie climatiche, e soffrivano a causa dei lunghi inverni gelidi, cupi e senza sole.
Interpellati sulle modalità con cui è avvenuta la creazione del mondo, gli Scaldi o poeti norvegesi, i cui cantici vengono inanellati nell’Edda e nelle saghe, solevano rispondere che non esisteva né terra, né mare, né aria e ovunque dominavano le tenebre, laddove le persone si erano fatte un vago concetto circa la possibile presenza di entità potenti e invisibili, che governavano l’aspro clima e dettavano legge.


Le divinità se le figuravano come creature superiori tali da guadagnarsi il loro ammirato stupore, poiché sembravano dar prova di maggiore abilità nel fronteggiare le crudelissime forze della natura onde garantirsi la sopravvivenza.

Uno degli aspetti più pregnanti della mitologia norvegese era da ricercare nella convinzione del popolo secondo cui le divinità sarebbero appartenute a una stirpe mortale. Gli Asi (divinità) erano nati e pertanto se ne deduceva che i loro giorni sarebbero giunti al termine. Essendo stati generati da un miscuglio di elementi divini e demoniaci — incarnando quindi delle entità incomplete —, celavano, esattamente come gli uomini, il seme del decadimento, ed erano destinati a perire di morte naturale, pei poi raggiungere l’immortalità dell’anima.
Chi si addentra nello studio dei miti e delle saghe dovrà fare i conti con il rischio di confondersi le idee. Questo significa che ciò che risultava valido in una particolare epoca, non sarebbe più stato in grado di soddisfare le aspettative della coscienza in espansione di un popolo vissuto in un’epoca successiva. Si tratta di un aspetto che affiora con la massima chiarezza nella descrizione dei tratti
salienti delle numerose divinità, le cui qualità hanno subito nel corso del tempo una serie di mutamenti spesso profondi.
Autrice:
Nilla Curiosa

Supercovers #4

Supercovers #4 "Love letters to the dead"-Ava Dellaira

Ciao!
Faccio un piccolo recap giusto perché è da tanto che non pubblico questa rubrica e non voglio che nessuno si ricordi come funziona.
Allora: la Supercovers (che oggi è alla sua quarta edizione) nasce come una rubrica nella quale io presento le covers più belle a mio parere e vi chiedo di commentarle. Ogni 5 edizioni le Supercovers partecipano alla Cover War!, che è un'altra rubrica da me inventata con lo scopo di trovare la coverpiù bella dell'anno facendo affrontare varie altre cover (i lettori votano le loro preferite e quella che vince tutte le Cover Battles vince la Cover War! 2014).
Le vincitrici delle Cover Battle sono ricordate ogni 5 edizioni della Cover War!, quando si sfidano fra di loro (se fate confusione lasciatemi un commento e ditemelo che cerco di spiegarmi meglio). La storia è un po' lunghetta, ma quello che vi interessa sapere è che questa è una delle cover più belle in cui mi sono imbattuta quest'anno e volevo condividerla con voi per sentire cosa ne pensate.
Non è bellissima? Le stelle sono stupende, la scritta suggestiva, la ragazza seduta un tocco di classe e il cambio di colore sulla parola "dead" molto appropriato. E' perfetta nei minimi particolari!
Inoltre, secondo me si addice anche tanto al libro. Siete d'accordo anche voi?
Autrice:
Nilla messing con le rubriche

Recensione "Love letters to the dead"-Ava Dellaira

Recensione "Love letters to the dead"-Ava Dellaira

Cover:
Trama:
It begins as an assignment for English class: Write a letter to a dead person. Laurel chooses Kurt Cobain because her sister, May, loved him. And he died young, just like May did. Soon, Laurel has a notebook full of letters to people like Janis Joplin, Amy Winehouse, Amelia Earhart, Heath Ledger, and more -- though she never gives a single one of them to her teacher. She writes about starting high school, navigating new friendships, falling in love for the first time, learning to live with her splintering family. And, finally, about the abuse she suffered while May was supposed to be looking out for her. Only then, once Laurel has written down the truth about what happened to herself, can she truly begin to accept what happened to May. And only when Laurel has begun to see her sister as the person she was -- lovely and amazing and deeply flawed -- can she begin to discover her own path.
Recensione:
Oh ragazzi! Sapeste!
L'ho trovato su Netgalley dopo il mio vergognoso ritorno (erano un po' di mesi che non ci andavo e non recensivo nessun libro) e mi è subito sembrato stupendo: a partire dalla cover, che è a dir poco meravigliosa e ho intenzione di aggiungere alle Supercovers. Così, mi sono fatta un mucchio di aspettative.
Indovinate come è andata a finire? Di solito, quando una blogger comincia dicendo che aveva un mucchio di aspettative, finisce male. Perché è difficile mantenere i sogni e le idee che people has about you and your story. Buuut... this time is different. Questa volta, il libro ha superato qualunque cosa avessi immaginato.
E' bellissimo. Dolce, commovente e profondo. Mi ha ricordato una versione molto più bella e molto migliore di "Noi siamo infinito", che non mi era piaciuto più di tanto.
Attraverso gli occhi da ragazza di Laurel, una ragazza stanca, che non capisce perché tutti quelli a cui vuole bene sembrano insistere ad abbandonarla, riscopriamo la adolescenza e il suo lato più aspro. Quello che non è tutto rose e fiori.
Riscopriamo il suo mondo interiore, i suoi sogni, l'amore infinito come il mare che prova per May.
E' bellissimo. L'ho già detto ma voglio ripeterlo.
E' anche molto toccante: leggendolo ho pianto 3 volte.
Una storia delicata e fragile, di un qualcuno la cui vita è stata distrutta e strappata ma a cui tocca ricucirla, senza buttarla, come hanno fatto tutti coloro a cui Laurel scrive.
E alla fine del libro, Laurel troverà il coraggio di scrivere a May, di parlarle. Dicendole tutto quello che in vita non le ha detto. E liberando così anche se stessa dal senso di colpa.
Vi lascio con un estratto (quello in cui ho pianto di più):
I stared straight ahead and tried to wipe the tears away."I hate her."
"No,Laurel,you don't mean that. I know you're angry, and that's okay. But you don't hate her."
I shrugged. "I guess."
I looked at Dad's shoulders, hunched over, and his face that was fighting to stay neutral. I think he was searching for something more to say, but when he couldn't find anything, instead he came over and gave me a half nelson, like he used to when I was a kid. I knew this was meant to make me laugh,so I did my best.
You grew up so fast,River. But maybe the little boy who needed someone to protect him never went away. You can be noble and brave and beautiful and still find yourself falling. 
 Laurel sta scrivendo a River Phoenix (di "Stand by me") e ha ricevuto una telefonata da sua madre, che dopo la morte di May l'ha lasciata e se ne è andata. Per questo Laurel si riferisce  a lei quando dice di odiarla.
Trovo particolarmente tristi le ultime righe, con cui chiude la lettera.
Voto:
***** 5 stelle. Naturalmente è un Best Book Ever.
Autrice:
Nilla Commossa Fino alle Ossa

11 gennaio 2014

Recensione "Omero gatto nero" di Gwenn Cooper

Recensione "Omero gatto nero" di Gwenn Cooper

Cover:
Trama:
Una volta ogni nove vite può succedere qualcosa di straordinario... L'ultima cosa che vuole Gwen Cooper è un altro gatto, visto che ne ha già due. Per non parlare del suo lavoro più che precario e del fidanzato che l'ha lasciata col cuore a pezzi. Ma un giorno il veterinario la chiama per raccontarle la storia di un micino di due settimane cieco e abbandonato. E amore a prima vista. Tutti quanti la mettono in guardia sul fatto che Omero non le può dare le stesse soddisfazioni degli altri gatti, perché sarà senz'altro meno giocherellone e indipendente. Ma il micio, in cui nessuno crede, diventa ben presto una forza della natura, un minuscolo scavezzacollo dal cuore grande e dall'entusiasmo contagioso, capace di conquistare l'amicizia di tutti gli esseri umani che incrociano il suo cammino. Omero scala agilmente librerie alte due metri e spicca salti incredibili per acchiappare al volo le mosche. Sopravvive per giorni intrappolato in un appartamento vicino alle Torri Gemelle dopo l'11 settembre, e salva addirittura la vita alla sua padrona, spaventando un intruso penetrato in casa durante la notte. Ma è soprattutto grazie alla sua incrollabile fedeltà, all'infinita capacità di amare e all'inesauribile gioia di vivere che trasforma giorno dopo giorno l'esistenza di Gwen, insegnandole che cosa significa affrontare gli ostacoli con ottimismo e aprire il proprio cuore agli altri.
Recensione:
Scusate se non ho potuto scrivere più molto ma sono stata impegnata con gare e concorsi vari di danza. Ora non sto a precisare perché ho visto che vi ha già spiegato tutto Nilla. Passiamo alla recensione:
E' davvero un bellissimo libro. A dire il vero quando tempo fa una mia amica me lo porse dicendomi di leggerlo, perché era davvero bello, a guardarlo mi sembrava noioso. E anche dalla trama. Non fatevi ingannare dalla prima apparenza perché anche un libro che come questo può sembrare una pizza in realtà contiene al suo interno il più meraviglioso tesoro che esiste. Anche se c'era qualcosa che non mi quadrava tanto nella storia. Del tipo: ok, magari le persone potevano pensare all'inizio che Omero non era un granchè, ma un po' di cuore gente!!! Cavolo, un gattino in difficoltà, che è senza vista e che se nessuno prenderà  verrà inevitabilmente soppresso, davanti ad un'appassionata di gatti. Che effetto poteva fare? Non prenderlo sarebbe stato come condurlo dritto dritto alla morte. Comunque un'altra cosa che non mi quagliava tanto era che spesso si ripeteva più volte la stessa cosa. Ma tante. Tante tante. Anche se è ricco di insegnamenti e cose varie e blablabla si molto bello ma ora mi sono scocciata di spiegare se volete sapere di più leggetevelo e basta.
Voto:
***3 asterischi. Passabile
Autrice:
Maggie rediviva

10 gennaio 2014

Recensione "Wrecked" di Priscilla West

Recensione "Wrecked" di Priscilla West

Cover:





















Trama:
“There would be no happy ending for us. He was too damaged. I was too broken.” Two years ago, Lorrie’s mother was murdered. But that wasn’t the end of it. Reeling from the tragedy, Lorrie’s father spiraled into alcohol, depression, and finally suicide. The two most important people in Lorrie’s life are both gone but she’s still alive. Trying to recover from the tragedy, Lorrie returns to campus, ready to pick up the pieces of her life. All Lorrie wants is to get back to “normal.” Then she meets Hunter. The man, the legend, “The Hammer.” Hunter is a cage fighter who takes on every fight like he’s got nothing to lose. His life is a tangled mess of girls, booze, and fist fights. And while it may seem like he’s got a devil-may-care attitude, he’s fighting a private cage-match with a monster he can’t defeat. Lorrie knows that Hunter is exactly the type of guy she should stay away from, especially in her fragile state, but Hunter has other ideas. As Hunter and Lorrie grow closer together, will they be able to overcome their pain and heal each other? Or will they both end up wrecked?
Recensione:

Hola a tutti voi!!! Wonder what? E' il mio compleanno!!!

Sono al settimo cielo. Peccato che sto cascando fino al terzo per via di un libro che mi hanno regalato,"Wrecked". Ne avevo sentito parlare benissimo ed ero praticamente pazza dalla voglia di leggerlo,ma... L'ho trovato scialbo e deludente. Una copia un pò più romantica e meno maniaco-ossessiva di "Uno splendido disastro", con una protagonista da tagliarsi le vene.

Potrei perfino averlo fatto. Magari in questo momento mi sto lentamente dissanguando sul pc, e le ultime parole che scriverò sullo schermo saranno: non leggete "Wrecked" se non siete in the mood for una ragazza come Bella di "Twilight". Anzi, peggio: a me "Twilight" era piaciuto, perchè sono molto timida e Bella anche, ma in questo libro Lorrie non è timida, è stupida.

E' un continuo ripetersi "I dont' want drama, noo,I don't want drama!" e poi fa un drama unico dall'inizio alla fine. Se affogava era meglio.

Hunter è un amore. Davvero. Poverino, struggles to save sia se stesso che Lorrie, ma con la sua stupidità quella ragazza è una palla al piede ed è ovvio che il misero è in difficoltà.

Però è stupendo come è descritto caratterialmente. Di una dolcezza infinita (supercotta da romanzo in arrivo), e non si arrende mai, ma ha anche una sua fragilità che cerca di mascherare.

E (SPOILER) mentre sta per morire di arteriosclerosi non lo dice a quella rompiballe di Lorrie perchè si preoccupa che lei abbia troppe cose to deal with and che possa stare male.

LUI si preoccupa, quella mierda pisada (scusate gli insulti) non ci pensa nemmeno alla salute di lui, se ne frega altamente, è troppo egocentrica.

Poi crede (Lorrie,intendo) a qualunque cosa. A parte che quel campus è peggio di un mercato pieno di vecchie comari borbottanti, ma non fanno altro che spettegolare!! E fossero almeno capaci di non farlo davanti alla persona di cui stanno sparlando!Però davvero, è proprio una credulona. E soffre per un nonnulla.

(SPOILER)Il patrigno che ha ammazzato sua madre e distrutto la sua famiglia le scrive una lettera e lei cosa fa?Piange, soffre, non dicendolo a nessuno ovviamente perchè sennò la gente non si preoccupa abbastanza, non scrivendo ad Hunter (che è in ospedale a causa dell'arteriosclerosi) per una settimana e fallisce gli esami.

Io mi sarei incazzata,che cavolo. Non c'è da piangere, c'è da accelerare un processo di autocombustione dalla rabbia che quel bastardo di un assassino abbia ancora il coraggio di rivolgerci la parola. Che piangi? Perchè soffri?

Perchè sei una drama queen, ovvio.

Il libro poi era pieno di clichès, mentre lo leggevo mi venivano in mente tutti i titoli degli altri libri che ho letto da cui sembrava aver copiato.

Tutto sommato non è malissimo (W HUNTER!!) ma non è neanche così meritevole. Da leggere se non avete niente da fare a parte togliere la forfora al gatto (voi lo sapevate che i gatti hanno la forfora? Io no, poi alla mia gli è venuta e la veterinaria mi ha spiegato che è perchè mangia troppo, la pallina di pelo).

Ah, prima di lasciarvi devo dirvi qualcosa a proposito dei gatti: l'idea dei mici è stata la più originale e bella del libro, complimenti!

 
 
Voto:
**1/2 per perfidia
Autrice:
Nilla imprecatrice multilingue

Recensione "Millennio di fuoco-Seija" di Cecilia Randall

Recensione "Millennio di fuoco-Seija" di Cecilia Randall

Cover:
Trama:
Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre.
Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell’antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie. I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera.
Seija, giovane coraggiosa e tenace, è l’erede di un’antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all’invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende.
Seija è pronta alla lotta contro l’esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l’immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie.
Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino.
Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato da trascurare persino gli obiettivi militari, pur di catturarla? Cosa è accaduto davvero tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, nel giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità?
Recensione:
Me l'ha comprato mio padre un paio di giorni fa tornando da Roma, e mi ci sono fiondata, letteralmente!
Poi ho scoperto che "fuoco" era una delle parole della Monthly Keywords Challenge, e stavo facendo i salti di gioia!!
Salti che sono diventati carpiati tripli e mortali quando ho finito il libro. E' meraviglioso! Avevo dimenticato quanto è brava la Randall.
E il bello è che l'ambientazione è quasi quella di uno storico!!
La storia è sorprendente, Seija è un'eroina coi fiocchi che ho molto apprezzato perché non si fa mettere i piedi in testa dal primo venuto, anzi, rende a Raivo pan per focaccia ogni volta che si incontrano.
Mi è dispiaciuto solo quando (SPOILER) non ha creduto a Britte, una bambina psicometrica cristiana che crede di essere una strega,che ha cercato di spiegarle che Raivo non è proprio un demone...
Ma in fondo, fa suspance (ence?), quindi ben vengano le incomprensioni!!
Raivo... Ecco, è un po' complicato. Diciamo che i dubbi della protagonista su di lui sono più che fondati, e si appiccicano anche al lettore, lasciandolo a wonder about what to do.
Un personaggio che mi è piaciuto e talvolta mi ha fatto anche commuovere è Ari, il fratello di Seija.
Negli altri libri che ho letto della Randall (cioè tutti) nessuna relazione fra fratelli mi era sembrata così bella e pulita,calda. E' sincera, dalle pagine traspare un'affetto profondo e quella complicità che solo i reali fratelli hanno. In certi momenti, Seija e Ari mi hanno ricordato me e mia sorella Occhidiluna (che visto che non vuole essere citata chiamo con un soprannome).
Non vedo l'ora di leggere il seguito!!
Solo, sapete cosa? Sono preoccupata, perché l'ultimo libro della Randall che ho amato così tanto, "Gens Arcana" aveva un finale apertissimo, tant'è che pensavo ci fosse un secondo, e invece era un autoconclusivo che non si autoconcludeva!! E ci sono rimasta malissimo.
E poi, "Gens Arcana" era anche l'ultimo libro che ha scritto, e risale al 2010!! E se ci mettesse così tanto a pubblicare il secondo di "Millennio di fuoco"? Potrei non sopravvivere.
Vi lascio il trailer (che stranamente sono riuscita a incollare):
 Scherzo non sono riuscita. Cercatelo su Youtube, è carino
Voto:
***** 5 asterischi!! Best Book Ever!
Autrice:
La Randall.
Scherzo, io, Nilla. Unica a fare scherzi così cretini e ridere da sola mentre li fa.

9 gennaio 2014

Recensione di "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar

Recensione di "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar

Cover:
Trama:
Ricostruendo le memorie dell'imperatore romano, Marguerite Yourcenar ha voluto "rifare dall'interno quello che gli archeologi del secolo scorso hanno fatto dall'esterno". Ne risulta così un libro che è al tempo stesso un romanzo, un saggio storico, un'opera di poesia. Giudicando la propria vita di uomo e l'opera politica, Adriano non ignora che Roma finirà un giorno per tramontare; e tuttavia il suo senso dell'umano, ereditato dai Greci, gli fa capire l'importanza di pensare e di servire sino alla fine. "Mi sentivo responsabile della bellezza del mondo", dice questo personaggio che porta su di sé i problemi degli uomini di ogni tempo, alla ricerca di un accordo tra la felicità e il metodo, tra l'intelligenza e la volontà. Le Memorie di Adriano che, apparse nel 1951, stanno conoscendo un successo ininterrotto, sono arricchite dai "Taccuini di appunti", momenti di autobiografia, pause emotive e slanci in un lavoro creativo appassionante fino all'identificazione.
Recensione:
Piccolo appunto prima di iniziare:ignorate i "Taccuini d'appunti". Sono una schifezza. E non meritano di rovinarvi il resto del libro.
Comunque.
 
E’ impossibile non partire fraintendendo questo libro. Perché il termine “storico” ci evoca ben altre immagini, di libi ricchi di date e dettagli e battaglie che lasciano ben poco posto alle riflessioni personali del lettore o, secondo il mio modesto parere, alla fantasia dello scrittore.
Eppure, questo libro si differenzia da tutti questi. Non lo chiamerei nemmeno storico, io. Nemmeno romanzo. Lo chiamerei poesia.
Perché quando un libro ti fa riflettere così tanto, ti porta a visitare angoli di te e della tua mente che non conoscevi, ti scava dentro con parole dalla bellezza effimera e al contempo quasi eterna, non è romanzo.
Quello che mostra non è l'imperatore Adriano, ma l'uomo Adriano, che ha aspirazioni, speranze e sogni, che di notte si rigira come tutti noi nel letto, che viene pervaso anch'egli da solitudine,gioia, amore e dolore. Un'uomo che sa piangere, combattere e vendicare ma vuole la pace. Che conosc i suoi vizi, e ci convive. Che nella sua villa a Tivoli medita per sfuggire al tedio della prigionia procuratagli dalla malattia. Che teme la morte e ne è al contempo affascinato. Che ama viaggiare e visitare nuove terre. Uno più vicino a noi di quanto pensiamo.
Ed è bello. Bellissimo. Mi ha toccato davvero molto. Best book ever. Senza possibilità di opporsi.
Voto:
***** Il top. 5 asterischi.
Autrice:
Nilla che è tutt'ora commossa.